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IL TUTORE 379

Brighella. Vólela che ghe daga una pettenada?

Ottavio. Eh, non importa.

Pantalone. Destrighemose. (con furia)

Ottavio. Siete un uomo molto furioso.

Pantalone. E vu molto flemmatico. (intanto Brighella gli leva la berretta, e gli mette la parrucca)

Brighella. El cappello dov’elo?

Ottavio. E lì fra il capezzale ed il muro.

Brighella. Una bella cappelliera!

Ottavio. Ma guarda bene, che dentro vi sono delle mele1.

Brighella. Dove vólela che le metta?

Ottavio. Sotto il capezzale. La mattina mi diverto. (a Pantalone)

Pantalone. Oh che pazienza!

Brighella. La toga el cappello. (gli dà un cappello straccio)

Pantalone. Oh, andemio?

Ottavio. La mia scatola. (a Brighella)

Brighella. Dov’ela?

Ottavio. Sulla poltrona.

Brighella. La toga. (gli dà la scatola)

Pantalone. Andemo.

Ottavio. Il fazzoletto. (a Brighella)

Pantalone. Oh poveretto mi!

Brighella. Dov’elo?

Ottavio. L’ho qui, l’ho qui. (se lo trova in seno)

Pantalone. Xela fenia? Andemio?2

Ottavio. Non andate in collera. Poco più, poco meno, son qui; quanto ci ho messo a vestirmi? Un mezzo quarto d’ora.3

Pantalone. Sia ringrazia el cielo; andemo una volta.4

Brighella. Signori, gh’è uno che domanda el sior Pantalon.

Pantalone. Chi xelo?

Brighella. Mi no lo cognosso.

  1. Bett.: pomi.
  2. Segue nell’ed. Bett.: «Ott. Prendiamo una presa di tabacco. Pant. Adessadesso me fe vegnir el caldo. Ott. Non andate in collera. (prende tabacco) Poco più ecc.».
  3. Bett. aggiunge: Andiamo. Brighella, va innanzi, mi darai mano a far la scala.
  4. Segue nelle edd. Bett. e Pap.: «Ott. Aspettate; mi cadono i calzoni. Pant. Ve possa cascar la testa».