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L'AUTORE
A CHI LEGGE.
Ma quantunque ancora mandato avessi un infedele Tutore alla pena della galera o della morte, che pro ne avrei riportato? Coloro che invaghiti si fossero del modo e della facilità con cui si possono gli amministratori arricchire, avrebbero pensato imitarli in questo, e studiato avrebbero poscia il modo di meglio palliare le loro frodi per isfuggire il castigo. Tale è il frutto che per lo più si ritrae da quelle Rappresentazioni, che hanno per Protagonista un malfattore, un ribaldo. S’imprime più facilmente nell’animo di quelli che ascoltano le sue lezioni, di quel che vaglia a disingannarli o il suo pentimento, o il suo castigo, credendo ciascheduno di poter essere più fortunato nella condotta de’ suoi delitti, siccome nell’atto medesimo che un borsajolo s’impicca, altri vi sono fra gli spettatori che vanno a caccia di borse.
In questo spero io non essermi certamente ingannato. Nelle Commedie mie non ho avuto la sola mira di porre il vizio in ridicolo e di punirlo, ma lo scopo mio principalissimo è stato e sarà sempre mai di mettere la virtù in prospetto, esaltarla, premiarla;