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arma il fianco alle persone ben nate, così tutto devono a questo sagrificare. Che amano alcuni per bizzarria, alcuni per passion vera, ma tutti egualmente al tocco del tamburo si scordano d’ogni affetto, lasciano qualunque attacco, e corrono incontro ai pericoli per la bella immagine della Gloria.1
- ↑ Nell’edizione Pasquali di Venezia. I. X, 1768, leggesi invece della lunga prefazione, la seguente avvertenza: «Questa Commedia rassomiglia moltissimo a quella intitolata la Guerra. Il fondo è quasi lo stesso, ma la condotta è diversa. Quantunque la Guerra in quest’edizione preceda l’Amante militare, questa però è nata dieci anni prima dell’altra, e si può dire esser questa l’originale e l’altra la copia. Non è mio costume di copiar gli altri, eppure in qualche Commedia l’ho fatto, e semplicemente l’ho detto. Non è mio costume tampoco di copiar me medesimo, ma questa volta ho dovuto farlo, e ne prevengo la critica, confessandolo pubblicamente. Spero però che il Lettore sarà contento d’aver due Commedie su lo stesso argomento, diversamente immaginate e condotte, l’una semplice, cioè la presente, e l’altra macchinosa, critica ed involuta. L’Amante militare ha fatto più piacere al Pubblico, non so se per il merito di essere stata la prima, o per quello della semplicità, ch’è l’anima della vera commedia. La Guerra non ha piaciuto; ma siccome aveva ella bisogno di macchine e di apparato sontuoso, questa sontuosità mancata, la Commedia ne ha risentito del pregiudizio; onde mi confermo sempre più nella massima, che le commedie a spettacolo non sono vere commedie; e s’io ne ho fatto di tal genere, l’ho fatto per compiacenza. — Leggesi nelle precedenti edizioni delle opere mie una prefazione all’Amante Militare, la quale rende conto dei motivi che mi hanno eccitato a comporre una tal Commedia, e delle occasioni che ho avute per istruirmi in una materia affatto remota dal mio esercizio e dalla mia inclinazione. Ho soppresso ora tal prefazione, poichè la narrazione di tutto ciò appartiene alle Prefazioni generali de’ Tomi, e ne tocca una gran parte a quella del presente Volume». V. vol. I di questa edizione, pp. 69 sgg.