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cose di guerra, ma per sempre più determinarmi a star da quella lontano.

Finalmente nell’anno 17401 passato a Rimini, ove trovavasi allora il Serenissimo Signor Duca di Modena, di cui ho l’onore di esser suddito per origine, e pel possedimento di pochi effetti nei di lui Stati, colà ebbi campo di conversare co’ Militari, e partito un esercito, ne giunse un altro2, ed osservai cose varie, cose bellissime, alcune delle quali mi hanno l’argomento della presente Commedia somministrato.

Dirà taluno di quelli che vorrebbero di me un romanzo, che facevi tu a Rimini colle Armate? Il tamburino? No, gentilissimi Signori Impostori, non ero uomo di spada, ma sempre lo fui di penna.

Il mio carissimo amico Gio. Battista Ronzoni, che era in quel tempo in Rimini nella mercatura impiegato, e indi colà fu Console per la Serenissima Repubblica di Venezia, ed ora è ritornato in questa Patria sua per consolazione de’ suoi amici, egli che mi ha conosciuto, trattato, e di favori e di benefìzi colmato, può render conto di me. Sa benissimo ch’ebbi il comando dal Principe di Lobkovitz, General Comandante, di una Serenata per musica per le nozze allora seguite fra il Serenissimo Principe Carlo di Lorena e la defunta Serenissima Arciduchessa, sorella dell’Augustissima Imperatrice Regina3, e ch’indi ebbi la direzione di quel Teatro per tutta l’Offizialità dell’Armata. Sa il mio caro Ronzoni, che ci godevamo allora i più bei giorni del mondo, e dico anch’io che a quartier d’inverno il più bel mestiere di tutti è il mestier del Soldato.

Ma io questa volta perduto mi sono in cose fievoli e strane, senza dir nulla sopra della Commedia. Leggila, Lettor carissimo, e vedrai da te medesimo qual merito ho avuto nel farla.

Ho cercato di rimarcare, che siccome l’onore è quello che

  1. Così nel testo, ma si deve correggere 1743.
  2. Alludesi prima all’esercito spagnolo, comandato dal Gages, e poi all’esercito austriaco, comandato dal Lobkouitz: v. Mémoires P. 1, cc. 45-47.
  3. La pace consolata ecc. «da cantarsi nel Teatro di Rimini la sera del 7 gennaio 1744», Rimini, Albertini.