Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VII.djvu/257


247

(Costetti. La R. Compagnia Sarda. Milano, 1893); e che ricomparisse a Modena nel giugno, 1860, questa volta col sottotitolo: La Castalda veneziana o La fame supera la vergogna (Tardini. La Drammatica nel Nuovo T. Comun. di Modena. Modena, 1898, pag. 125); sottotitolo punto goldoniano e molto farsesco. Più tardi, ci consta soltanto della riproduzione dello Zago che la dà in veneziano, non potremmo garantire se a norma dell’ediz. Bettinelliana, come sarebbe desiderabile; ma certamente con l’amore, che il nostro capocomico pone in ogni sua esumazione del teatro goldoniano.

Nè la fortuna della Castalda s’arresta qui. Conta pure alcune versioni: delle quali però, a quanto mi scrive il più informato dei nostri goldonisti, Edgardo Maddalena, solo certa quella croata di B. Brusma, e che si recitò al teatro Nazionale di Zagabria il 29 ottobre 1908, protagonista la rinomatissima attrice Gram. E c’è financo un dramma giocoso ricavatone dallo stesso Goldoni, e musicato da Baldassare Galuppi; dramma che si rappresentò al nostro S. Samuele nel carnevale 1755 (Musatti. Dr. music, di C. G. e d’altri tratti dalle sue commedie, Bassano, 1900) e che venne replicato a Brescia col titolo: La serva astuta nella fiera d’agosto 1755 (Piovano, Bald. Galuppi in Riv. music. ital., 1908, e a pag. 64 dell’Estr.).

Finalmente va soggiunto che Goldoni dedicò la commedia al patrizio genovese Marcello Durazzo del fu Gian Luca «che ha le ricchezze in casa e le virtudi nel cuore»: e dal cui suocero, Girolamo, (leggesi nella stessa Dedica) ricevette molti benefici.

C. M.


Questa commedia fu stampata la prima volta dentro l’anno 1753, nel t. VII dell’ed. Bettinelli di Venezia, così come era stata recitata dalla compagnia Medebach: ma per la nuova stampa di Firenze, l’anno 1735 (ed. Paperini, t. VIII, (alsam. 1734), il Goldoni la rifuse, o meglio la rifece tutta quanta. Nel Settecento si ricordano a Bologna le edd. Pisarri (VIII, ’54) e Corciolani (XI, ’55), a Pesaro l’ed. Gavelli (VIII, falsam. ’34), a Torino le edd. Fantino Olzati (X, ’57) e Guibert Orgeas (XII, ’73). a Venezia le edd. Savioli (IV, ’70) e Zatta (cl. 2.a, IX, ’91), a Livorno l’ed. Masi, a Lucca l’ed. Bonsignori. - La presente ristampa fu condotta sull’ed. Paperini, curata dall’autore, e in Appendice offre per intero il testo men noto del Bettinelli. Valgono le osservazioni già fatte per le commedie precedenti.