Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
132 | ATTO PRIMO |
dell’illustrissimo sior Lelio, a bever la cioccolata da vussustrissime.
Pantalone. Caro amigo, me fe star zoso1 el fià. Siora Beatrice e sior Lelio i vien da mi a bever la cioccolata?
Brighella. Illustrissimo sì.
Pantalone. Mo no me lustrè altro le tavarnelle; che i vegna, che i xe patroni.
Brighella. Viva vussignoria illustrissima; sempre galante, sempre gentile. Semper idem. Con permission loro. M’umilio a vussustrissime. Servitor umilissimo de vussustrissime. (parte)
SCENA XII.
Pantalone e Rosaura.
Pantalone. Costù el me struppia de cerimonie.
Rosaura. Ho piacere che venga la signora Beatrice. Ci terrà un poco di compagnia.
Pantalone. E sior Lelio che xe con ela, lo cognosseu?
Rosaura. Lo conosco solamente di vista. Non l’ho trattato mai, ma sento dire che sia un po’ scioccherello.
Pantalone. El gh’ha una bona intrada, el xe fio solo. L’è nato ben; questo me parerave più a proposito per vu. El xe gnocchetto? Meggio per vu, cara fia, lo manizerè a vostro modo.
Rosaura. Voi dite bene, ma io...
SCENA XIII.
Corallina e detti.
Corallina. Signore, una visita. (a Pantalone)
Pantalone. El so, siora Beatrice.
Corallina. Un’altra.
Pantalone. Sì, el sior Lelio.
Corallina. Un’altra.
- ↑ Giù.