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I MERCATANTI 79

SCENA II.

Beatrice e Monsieur Rainmere.

Beatrice. Monsieur. (inchinandosi)

Rainmere. Madamigella. (con bocca ridente)

Beatrice. Perdonate l’ardire.

Rainmere. Mi fate onore.

Beatrice. Son qui venuta...

Rainmere. Perdonate. (va per due sedie)

Beatrice. (Madamigella Giannina mi ha bene istruita, ma non so se vi riuscirò). (da sè)

Rainmere. Accomodatevi.

Beatrice. Anche voi.

Rainmere. (Con un risetto s’inchina, e siede.)

Beatrice. Monsieur, sono venuta ad augurarvi un buon viaggio.

Rainmere. Ben obbligato. (con riverenza gioviale)

Beatrice. Possibile che ci vogliate abbandonare sì presto?

Rainmere. Vi ho dato un incomodo di quattro mesi.

Beatrice. Vi sarete1 annoiato.

Rainmere. No, madamigella, io ci stava assai volontieri.

Beatrice. Ma dunque perchè partire?

Rainmere. Perdonate.

Beatrice. Forse per le leggerezze di mio fratello?

Rainmere. Le sue leggerezze pesano molto a chi sente l’onore.

Beatrice. Mio fratello sarà la rovina di questa casa.

Rainmere. Me ne dispiace infinitamente.

Beatrice. Mio padre è fuor di se stesso.

Rainmere. Il signor Pancrazio è onest’uomo.

Beatrice. Povero vecchio! Piange amaramente.

Rainmere. Me ne dispiace infinitamente.

Beatrice. Mio fratello comincia a conoscere i suoi disordini, e si vergogna di se medesimo, e piange unitamente a suo padre.

Rainmere. Padre buono di un figliuolo cattivo.

  1. Pap.: Pazienza! Vi sarete ecc.