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I MERCATANTI | 73 |
SCENA XVII.
Faccenda e detti.
Faccenda. Signori, che cosa c’è?
Giacinto. Coi galantuomini non si tratta così.
Faccenda. Signore, il signor Pancrazio è qui, che vorrebbe parlare con V. S. (a monsieur Rainmere)
Rainmere. Ditegli che or ora io e mia nipote ce ne anderemo di casa sua.
Faccenda. Ma perchè, signore?
Rainmere. Perchè suo figlio è un pazzo. (parte)
SCENA XVIII.
Giacinto e Faccenda.
Giacinto. A me pazzo? A me?... (vuol seguirlo)
Faccenda. Si fermi. È qui il suo signor padre.
Giacinto. Ingiuriarmi! Lo voglio mortificare1.
Faccenda. Venga, signor padrone. Veda suo figlio. (alla scena)
Giacinto. Viene mio padre. È meglio ch’io parta. Lo ritroverò il signor Olanda, lo ritroverò. (parte)
SCENA XIX.
Pancrazio gli corre dietro sino dentro la scena, e detto.
Faccenda. Si fermi, ascolti. Questo giovine vuol essere il suo precipizio. (torna Pancrazio)
Pancrazio. Scellerato! ti giungerò. Si è chiuso in camera. Che è stato, Faccenda?
Faccenda. Non so niente. Strepiti grandi. Monsieur vuole andarsene di questa casa.
Pancrazio. Per qual cagione?
- ↑ Pap.: ammazzare.