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LA DONNA VENDICATIVA 533

Rosaura. Signore...

Ottavio. Ci vuoi andare sì o no?

Rosaura. Ma se me lo dite con tanto sdegno1...

Corallina. Come vi entra ora nel capo il ritiro? Un’altra novità!

Ottavio. Lasciatemi dire. Via, colle buone: vi vuoi andare o non vi vuoi andare?

Rosaura. Mi date licenza di dirvi il mio sentimento?

Ottavio. Sì.

Rosaura. In ritiro non ci vorrei andare.

Ottavio. Ed io voglio che tu ci vada. (irato)

Corallina. Eccolo lì.

Ottavio. E se avrai ardire di opporti, te ne pentirai.

Rosaura. Dunque non potrò dire...

Ottavio. No, temeraria, non hai da dire. (si avventa col bastone)

Corallina. Oh, cospetto del diavolo, vorrei veder questa! Povera figliuola, lasciatela stare. Andate in quella camera, (a Rosaura) E voi, se avrete ardire di toccarla... (ad Ottavio)

Ottavio. Sì, in ritiro.

Rosaura. Oh, questo poi...

Ottavio. Come? (avventandosi)

Corallina. Andate là. (caccia Rosaura verso la camera)

Rosaura. All’oscuro?

Corallina. Sì, all’oscuro. (la chiude) (Meglio per il mio bisogno). (da sè)

SCENA. VIII.

Ottavio e Corallina.

Corallina. Mi maraviglio di voi, che siate così barbaro col vostro sangue. (ad Ottavio)

Ottavio. Non sentite come risponde?

Corallina. Finalmente... Basta, vi prego, lasciatela stare.

Ottavio. Da quando in qua avete tanta premura per colei?

  1. Ed. Zatta: tanto con isdegno.