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circostanze una verità dall’altra, deggio dar lode alla di lui onestà e al di lui valore.
Egli fu quello che con avidità più d’ogni altro, da per tutto dove trova vasi, andava a caccia delle cose mie teatrali, e mi ha eccitato a compome fra le cure forensi in Pisa, indi mi ha dato animo ad intraprendere nuovamente l’abbandonato esercizio delle Commedie. Sulla fiducia in me appoggiata, condusse egli in Venezia l’accennato Teatro, e fattone nel 1748 per un anno l’esperimento, ci stabilimmo vicendevolmente per altri anni quattro, e se alcuno piacer avesse di saper anche i patti che fra noi correvano, ecco una copia della scrittura nostra.
Adì 10 Marzo 1749. Venezia,
Colla presente privata Scrittura, da valere e tenere come un pubblico istrumento, promette e si obbliga il Signor Dottore Carlo Goldoni essere impiegato in qualità di Poeta nella compagnia del Signor Girolamo Medebach, con i seguenti patti e condizioni, cioè:
Primo, che la presente scrittura d’obbligazione d’ambe le parti debba durare anni quattro principiati il primo di della corrente quaresima 19 Febbraio, e termineranno l’ultimo giorno di Carnovale dell’anno 1753.
Secondo, che il Signor Goldoni sia obbligato in ciascun anno comporre otto Commedie e due Opere, e far quelle introduzioni che fossero necessarie, siccome accomodar qualche soggetto vecchio, e far altre simili cose, secondo il bisogno ed il piacere del Signor Medebach, e parimente assistere alle prove ed ai concerti delle Opere e delle Commedie suddette.
Terzo, che il Signor Goldoni debba seguitare la Compagnia comica ovunque anderà per detti quattro anni.
Quarto, che non possa detto Signor Goldoni per detto tempo scrivere per alcun Teatro Comico di Venezia.
Quinto, che possa però scrivere per un Teatro di musica, sia seria, o sia buffa.
Sesto, che il signor Girolamo Medebach sia tenuto pagare al Signor Goldoni per ciaschedun anno ducati quattrocento cin-