Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/484

468

quattordici felicemente il suo Regno, passato in lei come erede del Figlio, che dal Padre avevalo ereditato; indi ne fece ella libero legal dono alla Repubblica Serenissima di Venezia, che per più d’un secolo lo ha posseduto, e dopo una valorosa difesa contro l’armi Ottomane, dopo un anno d’assedio battuta settantacinque giorni la piazza principale di Famagosta, decise il destino dell’armi a favore di Mustafà, il quale, quantunque Maomettano, contro le leggi dell’Alcorano, invogliossi di tale impresa, perchè piacevagli di quell’Isola il vino.

Troppo lungamente dovrei diffondermi, se noverar volessi tutti gli Eroi di questa illustre rinomata Famiglia; siccome bastantemente non saprei dar lodi ai personali fregj dell’E. V., alle doti dell’animo, all’uso delle più amabili, delle più preziose virtù. Ammirabile l’umiltà sua, onde aborrisce l’alterezza ed il fasto; esemplare la sua modestia, incapace in questa età sua giovanile di dare scandalo o mal esempio; pregevole la di lei generosità, con cui sa rendere misurata giustizia alla Provvidenza. Docile per natura, amoroso con tutti, benefico, grato, amante de’ buoni e protettore degli infelici; quali speranze formar non può l’augusta patria sull’E. V., allora quando vestito l’abito de’ Patrizi, andrà sull’orme de’ Genitori e degli Avi suoi quella via calcando, che ai sommi pesi ed ai sommi onori conduce? Iddio doni all’E. V. l’età di Luigi Cornaro, che visse un secolo e parecchi anni, e facilmente anche più in là passeranno i felici giorni della sua vita, mediante l’onesto, regolato modo di vivere che Ella osserva, e non avrà Ella d’uopo d’apprendere e praticare ciò che in due libri ha scritto il preaccennato Luigi, cioè: I consigli per vivere lungo tempo, ed il trattato della vita sobria; poichè stabilì egli a se medesimo un metodo rigoroso di vivere, per superare i difetti dall’abuso della gioventù contratti; ma l’E. V. di sano e forte temperamento, vivendo dalle cose pericolose lontano, e spezialmente da quella che più dell’altre la gioventù alletta, seduce e rovina, viverà sano, viverà molto, senza il tedio di una scrupolosa sobrietà. Dio volesse ch’io pure, ne’ felici anni miei, avessi usata migliore economia della salute e del cuore! Ora forse non mi vedrei sog-