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più fedele all’originale che non fosse il libretto dello Zanardini, questo di Luigi Sugana rende felicemente il color locale e inspira al maestro squisite melodie di genuino tipo settecentesco (v. sul Sugana: Z. Bosio, Il tea. dialettale venez. e l’opera di L. S. Roma-Mil., 1905 [sul S., librettista, a p. 51]; sul Wolf-Ferrari, tra i mille articoli dedicati alle sue D. c., ricordo la bella appendice di Oskar Bie «Amicizia, oder: Die musikalische Gemütsergötzung », Neue freie Presse Vienna, 18 febbr. 1905).

Per Firenze, e per gli amici e protettori ch’ebbe colà il Goldoni, cfr. le Mem. (P. I, cap. 48), l’articolo di C. Guasti [Il G. a Firenze. Arch. Ven. 1871, T. I, P. II] e un altro di Jarro [G. Piccini] (C. G. in Toscana. La Nazione. Fir., 12 genn. 1907,) ma nè il Goldoni altrove, nè gli altri aggiungono nulla sull’Uguccioni, il quale fu «forse preside dell’Accademia degli Infuocati, proprietaria del Teatro [di via del Cocomero] (Fanfulla d. domen. 1 luglio 1887). Dei comici fiorentini interpreti di commedie goldoniane a questo Teatro (oggi Niccolini) e massime di Pietro Pertici, vedi gli elogi nella cit. Premessa al Cav. e la dama. Il Pertici era a Firenze dal 1751 e dirigeva una compagnia stabile (Rasi, I comici italiani, vol. II, pp. 259, 260).

E. M.


Questa commedia fu stampata la prima volta dentro l’anno 1753, nel t. IV dell’ed. Paperini di Firenze, e fu poi ristampata a Pesaro (Gavelli IV, ’54) a Bologna (Pisani VII, ’54 e Corciolani id.) a Torino (Fantino-Olzati V, ’56). Uscì di nuovo nel 1764 a Venezia, nel t. VI dell’ed. Pasquali, e più tardi a Torino (Guibert-Orgeas), a Venezia ancora (Savioli II, ’71; Zatta cl. 2, VII, ’91), a Lucca (Bonsignori VI, ’88), a Livorno (Masi XVI, ’90) e altrove nel Settecento. - La presente edizione seguì principalmente il testo più curato del Pasquali, ma reca a piè di pagina le varianti delle altre edizioni. Le note segnate con lettera alfabetica appartengono al commediografo.