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Un’arguta prefazione sulla curiosità femminile e un grazioso sonetto in calce accompagnano la traduzione spagnuola compiuta nel 1783 da un anonimo «apasionado à las Comedias del autor» (Las mugeres curiosas [Barcelona]) Anche per la rarità del prezioso libriccino riproduciamo il sonetto:

En la fragua mas viva del deseo
     Beatriz, y Rosaura se abrasaban;
     Carolina, y Eleonor no desmayaban
     Animadas del mismo devaneo.
La gloria principal de su trofeo
     Consistia en saber lo que trataban
     Octavio, y Lelio quando se juntaban
     Con otros sus amigos por recreo.
De Florindo saberlo pretendia
     Rosaura con palabras desdenosas,
     Pero con la verdad no le creia,
Ninguna desistiò de su porfia
     Hasta ver con sus ojos estas cosas,
     Propio de Las Mugeres Curiosas.

Così l’uso di chiudere una commedia con un sonetto o con versi d’altra forma, caro al Goldoni delle prime armi, veniva ripreso una volta tanto da un suo ammiratore.

Nuova popolarità venne all’allegra commedia anche dalla musica. Non già dall’omonima opera di Giuseppe Rastrello (n. a Dresda nel 1799, m. colà nel ’42), data a Dresda nel 1921, che non lasciò traccia di sè. Ma quasi un nuovo indirizzo della gloriosa opera buffa nostra parvero segnare le D. c. di Emilio Usiglio (n. a Parma nel 1841, m. a Mil. nel 1910) su libretto — poco goldoniano — di A. Zanardini. Questo «fortunato spartito» (A. Colombani, L’opera ital. nel sec. XIX. Mil., 1900, p. 237) si diede la prima volta a Madrid l’11 febbr. 1879. Il Musatti, trattando dei Drami musicali di C. G. e d’altri tratti dalle sue commedie (Bassano, 1910, p. 12), scrive: Io non dimenticherò mai... le gradite emozioni provate non molti anni fa alle D. c. dell’Usiglio; a quella musica schiettamente italiana, ricca d’eleganza e di brio, ed alla cui comicità vera e geniale ha certamente contribuito l’inesauribile fonte goldoniana da cui scaturì». Dimenticata pur la gaia musica dell’Usiglio, ecco un giovane maestro veneziano — Ermanno Wolf-Ferrari (n. nel 1876) — con la sua commedia musicale. Le donne curiose (libretto di Luigi Sugana, tradotto in ted. da H. Teibler) acquistar d’un subito celebrità sulle scene tedesche. La primissima fu a Monaco il 27 nov. del 1903, ma la straordinaria fortuna dell’opera in quasi tutti i teatri lirici di Germania venne dal successo di Berlino (16 genn. l905, Theater des Westens; v. R. Batka, Die neugierigen Frauen. Schlesinger’sche Musikbibliothek. Opernfüher m. 97 Berlin, p. 4). Alla critica tedesca parve scorgere nel nuovo maestro un continuatore della via aperta dal Falstaff verdiano. Anche il Sugana, come prima lo Zanardini, restituì la commedia a Venezia, patria d’origine, donde il Goldoni l’aveva trasferita a Bologna. A tanto sacrificio poteva acconciarsi la prudenza goldoniana; la musica no. Nella sceneggiatura e nel dialogo assai