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308 ATTO PRIMO

Ottavio. Sì, e bisogna esser filosofi, come sono io, per burlarsi di loro.1

Lelio. Cari amici, se volete parlar di filosofia, andrò a sedere in un’altra camera. Io vengo qui a sollevarmi un poco, dopo gli imbarazzi delle mie cariche e della mia famiglia. E quel poco che io ci sto, ho piacere di divertirmi.

Florindo. Che cosa vi vorrebbe per divertirvi?

Lelio. Un buon pranzo, una2 buona cena.

Florindo. Volete che questa sera ceniamo in compagnia?

Lelio. Per me ci sono. Che dice il signor filosofo?

Ottavio. La filosofia non è nemica dell’onesto divertimento.3

Florindo. Ecco il signor Pantalone. Pregheremo lui, che ci faccia preparare.

Lelio. Gran galantuomo è questo signor Pantalone! Egli ha eretto questo nostro divertimento; egli regola assai bene la nostra compagnia; ci dà ben da mangiare, e credo vi rimetta del suo.

Florindo. Gode assaissimo di questa compagnia da lui medesimo procurata.

Lelio. E non vuol donne, e fa benissimo!

Ottavio. Così possiamo godere la4 nostra pienissima libertà.

SCENA II.

Pantalone e detti.

Pantalone. Patroni cari, amici cari. Amicizia.

Ottavio. Amicizia. (si abbracciano e si baciano)

Pantalone. Amicizia.

Florindo. Amicizia. (fanno lo stesso)

  1. Segue nell’ed. Pap.: «Lel. Dite, signor filosofo, in quel libro di filosofia che insegna a regolarsi con le donne fastidiose, v’entra il capitolo del bastone? Ott. V’entra nella filosofia dei villani. Ciascun uomo è filosofo; anzi il Vero filosofo è quello che non facendosi schiavo delle altrui opinioni, seconda i stimoli ed i suggerimenti della propria innata filosofia. Leggo anch’io i filosofi antichi e moderni, ma ho il mio sistema particolare. Fior. Su che è fondato principalmente questo vostro sistema? Ott. Su tre principi infallibili. Onestà, ragione ed esperienza. Lel. Cari amici, se volete seguitare a parlar di filosofia ecc.».
  2. Pap.: o una.
  3. Segue nell’ed. Pap.: «Lel. Ma avvertite che vogliamo bere. Ott. Un uomo può esser sobrio anche in mezzo agil’intemperanti. Fior. Ecco il signor ecc.».
  4. Pap.: tutta la.