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dall’autore la Locandiera, professore a Pisa negli anni 1727-1730, auditore nella giurisdizione di Firenze dal 1 734 fino alla morte (m. 1778, d’a. 76), ricerchi A. Zobi, Storia civile della Toscana; L. Passerini, Geneal. e storia della famiglia R.; ed E. Teza, Spigolature, in Nuova Antol., marzo 1875: citati da G. Mazzoni nelle note ai Mèmoires, ed. Firenze, Barbera, 1907, t. I, 442-3. Lo conobbe il Goldoni a Firenze nella state, pare, del 1744 (Mem.es, P. I, ch. 48).

G. O.


Questa commedia fu stampata la prima volta nell’estate del 1753, nel t. II dell’ed. Paperini di Firenze, e fu dentro l’anno ristampata a Pesaro (Gavelli, II) a Bologna (Corciolani, V) a Venezia (Bettinelli, VII) e nel 1756 a Torino (Fantino e Olzati, 111). Uscì di nuovo a Venezia l’anno 1762, nel t. IV dell’ed. Pasquali, e nel ’71 (Savioli, IX), nell’89 (Zatta, cl. 1. IV), nel ’94 (Garbo. IV); a Torino (Guibert e Orgeas, IV, ’72); e quindi a Livorno (Masi, I, ’88), a Lucca (Bonsignori, IV, ’88) e altrove nel Settecento. Nel 1843 uscì nel testo italiano anche a Monaco di Baviera, presso Giorgio Franz, e in questi giorni a Strasburgo, presso Heitz e Mündel. Oltre le due edd. scolastiche citate, basta ricordare nel 1902 quella di A. Padovan, in Commedie scelte di C. G., Milano, Hoepli. - La presente edizione seguì principalmente il testo più curato del Pasquali, ma reca in nota a piè di pagina le varianti dell’ed. Paperini ecc. Le note segnate con lettera alfabetica appartengono al commediografo.