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con vu, co sior barba, colla novizza. Vago a despoggiarme; me vesto da campagna. A Venezia no vôi più veder nissun. Donne, amici, ve lasso, vago via, vago in Olanda: vago per el mondo. Vago in Olanda, vago in Olanda. (via)

Beatrice. Ed io resterò qui sconsolata?

Rainmur. No, madamigella. (ridente)

Beatrice. Ma... dunque...

Rainmur. Voi verrete in Olanda con noi.

Beatrice. Davvero?

Rainmur. Se vorrete...

Madamigella. Oh verrà, verrà.

Beatrice. Oh verrò, verrò.

SCENA ULTIMA.

Pantalone e detti.

Pantalone. Sì, fio mio, tutto quel che ti vol. (verso la scena)

Rainmur. Monsieur Pantalone...

Pantalone. Mio fio m’ha dito tutto.

Beatrice. Ma non vi averà detto, signor padre, che io pure anderò in Olanda con lui.

Pantalone. Ti? Come?

Beatrice. Colle nozze di monsieur Rainmur.

Pantalone. Distu da senno?

Rainmur. Se vi contentate. (a Pantalone)

Pantalone. Perchè no m’oggio da contentar? Una fortuna de sta sorte, no volè che la loda?

Rainmur. A vostra figlia quanto darete di dote?

Pantalone. La dota che ha vù so mare, la xe stada sedese mille ducati. Ghe li darò anca a ela, ma con un poco de tempo.

Rainmur. Il denaro di mia nipote lo tengo io. S’ella è contenta dei sedici mille ducati, faremo un giro e due contratti.

Pantalone. E mi a ella ghe li assicurerò sui mi effetti.