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SCENA IX1.

Arlecchino e Corallina.

Arlecchino. Con chi l’at2, Corallina?

Corallina. Povera me!

Arlecchino. Coss’è sta?3

Corallina. La dote è andata.

Arlecchino. Ela andada?4

Corallina. Ah! Pur troppo.

Arlecchino. Che auguro el bon viazzo.5

Corallina. Arlecchino, mi sposerai senza dote?

Arlecchino. Me conseggierò, e te saverò dir.6

Corallina. Finalmente sono una fanciulla che se ne può guadagnare.7

Arlecchino. Séntime, cara ti, Brighella l’è un amigo che me vol ben. Posso dirghelo a Brighella, che no ti gh’ha dota?

Corallina. Oh, Brighella lo sa meglio di te.

Arlecchino. Basta, parleremo.

Corallina. Caro il mio Arlecchino.

Arlecchino. Discorreremo.

Corallina. Sai che ti voglio bene.

Arlecchino. Che8 penseremo.

Corallina. Non mi tener in pene.

Arlecchino. Se vederemo.9

Corallina. E poi...

Arlecchino. Qualche cossa faremo. (via)

Corallina. Quando manca la dote, bisogna metter in opera le carezze. Colla dote si comprano gli uomini accorti, e colle belle parole si comprano i merlotti. (via)

  1. Sc. X nell’ed. Paperini.
  2. Pap.: l’hai.
  3. Pap.: Che cosa c’è?
  4. Pap.: È andata?
  5. Pap.: Le auguro buon viaggio.
  6. Pap.: Mi consiglierò, e te lo saprò dire.
  7. Pap.: «una fanciulla che so lavorare e posso guadagnar molto. Caro il mio Pasquino. Pasq. La discorreremo. Cor. Sai che ti ecc.».
  8. Pap.: Ci.
  9. Pap.: Ci rivedremo.