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I MERCATANTI | 91 |
SCENA XII1.
Faccenda e detti.
Faccenda. Signore.
Pancrazio. Aiutami.
Faccenda. Che roba è questa?
Pancrazio. Denari.
Faccenda. Denari?
Pancrazio. Sì, caro Faccenda, andiamo a pagare.
Faccenda. Sia ringraziato il cielo. Ho tanto piacere, come se si trattasse di me stesso.
Pancrazio. Andiamo, andiamo. Non so dove mi sia per la consolazione. (parte)
Faccenda. I denari pesano, ma i debiti pesano molto più. (parte col sacchetto)
Rainmere. Non si può far servizio di minor peso, oltre quello di prestar il denaro, quando è sicuro.
SCENA XIII2.
Madamigella Giannina, Beatrice, monsieur Rainmere.
Madamigella. Signor zio.
Rainmere. Nipote.... Madamigella, (salutando gentilmente Beatrice)
Madamigella. Sento che non partirete più così presto. (a Rainmere)
Rainmere. No, la partenza è sospesa.
Beatrice. Ed io ho sentito con giubilo, che la vostra buona amicizia abbia consolato mio padre.
Rainmere. L’ho fatto per lui, e l’ho fatto ancora per voi. (ridente)
Beatrice. Per me, signore?
Madamigella. Cara amica, non ve l’ho detto che mio zio vi ama?3