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LA DAMA PRUDENTE 79

Eularia. Fermatevi, non ho finito. Trovate un cavallo con un uomo di scorta da voi conosciuto, di cui possiate fidarvi, e consegnategli il paggio, acciò sia condotto in villa. Io gli darò una lettera per suo padre, che me lo ha raccomandato.

Anselmo. Signora, vi ha fatto qualche impertinenza?

Eularia. Non cercate altro. Li mando via per le mie ragioni.

Anselmo. Il padrone lo sa?

Eularia. Per ora non sa nulla. A suo tempo glielo farò sapere.

Anselmo. Perdonatemi, se a troppo m’avanzo1 Non vorrei che se la prendesse con voi, licenziando la servitù senza sua intelligenza.

Eularia. Questo è pensier mio. Condurrò la cosa in un modo che don Roberto non potrà lamentarsi.

Anselmo. Basta, voi siete una dama savia e prudente.

Eularia. Un’altra cosa di maggior premura devo raccomandarvi.

Anselmo. Comandatemi, farò tutto.

Eularia. Voi conoscete il marchese Ernesto ed il conte Astolfo.

Anselmo. Certamente, vengono qui alla conversazione.

Eularia. Sappiate che ieri sera si sono fra di loro sdegnati per cagione del giuoco. Sono partiti in aria di collera, e dubito si sieno sfidati. Mi preme infinitamente sapere quel che sia seguito. Ma siccome mio marito di ciò non sa nulla, desidero che non lo venga a sapere: onde fate con cautela le vostre diligenze. Non mostrate con persona di questo mondo, che io di ciò sia consapevole; procurate che non si traspiri, che sia nata la rissa in questa casa. Portatevi da vostro pari, e datemi delle relazioni sicure2.

Anselmo. Userò3 tutta la possibile diligenza, tutta la più esatta cautela...

Eularia. Non4 perdete tempo. Tre cose vi ho raccomandato, e tutte tre hanno bisogno di sollecitudine.

Anselmo. Tutto sarà prontamente fatto. (parte)

Eularia. Anselmo è un uomo dabbene5. Ecco Colombina.

  1. Pap. aggiunge: Sapete, signora, che il padrone è stravagante.
  2. Pap.: sincere.
  3. Pap.: Assicuratevi che userò.
  4. Pap.: Presto, non.
  5. Pap. aggiunge: e fin ch’ei vive, non partirà certamente dal mio servigio.