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LA DAMA PRUDENTE 57


patirlo, soffrirlo e cercare di contentarlo. E geloso, e questo è un segno che mi ama;1 procura di non parerlo, segno che teme le censure del mondo. Tocca a me a conservarmi l’amor suo, e a difenderlo dalle derisioni. Come ciò potrò fare? L’impegno è assai difficile. Chi troverò, che in un caso simile mi sappia consigliare? La prudenza è quella che mi può reggere unicamente; e se mi riuscirà di porre in calma l’animo agitato di mio marito, assicurandomi dell’amor suo senza ch’egli abbia a dubitare del mio, allora potrò lusingarmi di essere una donna felice, una moglie contenta, e forse, forse, senza vanità e senza fasto, potrò passare per una donna prudente, (parte)

SCENA VII.

Altra camera.

Colombina ed il Paggio colle pere.

Colombina. Tutte voi le volete? Tutte voi?

Paggio. Via, eccone un paio anche per voi. (le dà due pere) Oh! Avete le mani gelose.

Colombina. Sì, gelose. (ridendo)

Paggio. Veramente questa dee essere una brutta parola.2 Tutti mi gridano, quando la dico.

Colombina. Se vi gridano, non la dite più.

Paggio. Se non volete che io la dica più, spiegatemi che cosa vuol dire.

Colombina. Oh sì, ora ve la spiego. (con ironia)

Paggio. Ed io la dirò, e aggiungerò che Colombina me l’ha insegnata.

Colombina. Siete un ragazzaccio3, che non ha giudizio.

Paggio. Che cosa vuol dir geloso? Voglio saperlo.

Colombina. (Mi fa ridere). (da sè) Vuol dire uno che ha sospetto che sua moglie gli faccia le fusa torte. Avete capito?

  1. Pap.: che mi ama. È geloso e procura ecc.
  2. Paper. aggiunge: Non si può dire?
  3. Pap.: ragazzettaccio.