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52 ATTO SECONDO

Marchese che gli si manda nel momento istesso un regalo, che costa più del suo, capirà che non vogliamo regali.

Roberto. Sì, sì, va bene. Non potrà dire che la dama non abbia gradite le sue finezze, se con un regalo maggiore lo assicura del suo gradimento.

Eularia. Voi ora interpretate sinistramente un’azione che avete prima approvata.

Roberto. Oh, vuol ella che io disapprovi ciò che determina la sua prudenza? (con ironia)

Eularia. Con voi non so come vivere.

Roberto. La compatisco. Sono un uomo alquanto fastidioso. Lo conosco.

Eularia. In verità, sempre mi tormentate.

Roberto. Scusi. Non parlerò.

SCENA IV.

Il Paggio con le pere in una guantiera.

Paggio. Ecco le pere. Dove comanda si mettano?

Eularia. Non mi pare di darvi occasione di mortificarmi.

Roberto. Oh, veramente le gran mortificazioni che io vi do!

Paggio. Dove comandano...

Roberto. Va via di qui, impertinente.

Paggio. (Mette la guantiera sul tavolino con paura) (Era meglio che mi mangiassi anco queste). (da sè, parte)

Roberto. Bellissime queste pere!

Eularia. Dopo ch’io son vostra moglie, non ho avuto un’ora di bene.

Roberto. Sono di spalliera.

Eularia. Pare che siate pentito d’avermi presa.

Roberto. Oh che belle pere! Oh che belle pere! (coi denti stretti)

Eulalia. Sempre motteggi, sempre rimproveri, sempre sospetti.

Roberto. Oh che belle pere! Oh che belle pere! (getta delle pere dalla finestra)

Eulalia. Ecco qui. Ora siete arrabbiato, e non si sa perchè.