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gloriosi Patrizi, memorabile fra gli altri il Serenissimo Marino Giorgio, Doge cinquantesimo nell’anno 1311. Ma gli uomini dotti non si apprezzano tanto per la nobiltà de’ natali, quanto per il merito della virtù, e V. E. in questa tanto risplende, che accresce mirabilmente i fregj de’ suoi eccelsi antenati.

Ella ha congiunto ad un profondo studio delle migliori scienze un lucido naturale di mente, ed una eloquenza sì tersa e facile, che si rende padrone del cuore degli uomini. Ella sa essere oratore cogli altri e filosofo per se medesimo, poichè non vi è persona che non sapesse essere da Lei nelle disavventure sue confrontata, e non vi è colpo di sorte che vaglia il di lei animo a perturbare.

Il tempo che le rimane, dopo le gravi pubbliche cure che la tengono nei Tribunali di giustizia frequentemente impiegata, sa ella così bene distribuirlo, che anche gli ozj suoi si rendono a Lei gloriosi, ed al pubblico profittevoli.

Ella fra le altre occupazioni sue dilettevoli predilige quella della Teatrale Poesia. Non solamente compiacesi di tradurre in eleganti versi italiani le Opere de’ migliori Francesi; ma so io di certo aver Ella create delle graziosissime cose, che dalla sua modestia vengono tuttavia seppellite, ma spero esciranno un giorno, per onor suo e per gloria della nostra nazione.

Un bene grandissimo ha concesso all’E. V. meritamente la sorte, ed è quello l’amabile compagnia di una Sposa, la quale non solo nelle più eroiche virtù si assomiglia al Marito, ma nell’amore ancor per le lettere; onde anzichè distrarlo da’ suoi studj, come il più delle donne far sogliono, lo seconda, e lo anima, e lo conforta.

La Nobilissima Dama, la Signora Teresa Dolfin Zorzi, nata di una delle più illustri Famiglie Patrizie Venete, unisce alla bellezza esteriore quella dell’animo, e l’una e l’altra formano per l’E. V. una vera felicità. Compatisco assaissimo quelli a’ quali e toccata in sorte una brutta moglie, ma più infelici sono coloro a’ quai toccata è una moglie sciocca. Contento può essere l’E. V. per due motivi, ma molto più per il vicendevole amore,