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LA DONNA VOLUBILE 399

Beatrice. Dunque Rosaura si sposerà col signor Anselmo?

Servitore. Sì, signora, così hanno detto.

Beatrice. Fa una cosa. Accompagnami a casa, e poi va subito in traccia del signor Florindo, e digli che quanto più presto può, venga da me.

SCENA XIV.

Eleonora col Cameriere, e detti.

Eleonora. Amica, dove andate?

Beatrice. Appunto desiderava vedervi. Avete saputo la bella novità?

Eleonora. Non so di che v’intendiate, poichè delle novità ne ho ancor io.

Beatrice. Rosaura si mariterà con un mercante forestiere, nominato Anselmo.

Eleonora. Oh figuratevi! Non è così.

Beatrice. Domandatelo al mio servitore. Non è egli vero? (al servitore)

Servitore. Sì, signora; lo so di certo.

Eleonora. Sì, è vero. Rosaura era disposta a sposarlo, ma poi al solito si è cambiata, e ora vuole il signor Lelio.

Beatrice. Non può stare che si sia cambiata da un momento all’altro.

Eleonora. Domandatelo al mio cameriere. Di’ su la cosa com’è. (al cameriere)

Cameriere. Sono andato a ritrovar Colombina, che è mia parente, ed ella ridendo m’ha raccontato che la signora Rosaura si è lasciata persuader da suo padre a prender il signor Lelio.

Beatrice. Oh che donna leggiera! che spirito incostante! Cara Eleonora, mi dispiace per voi.

Eleonora. Facciamo una cosa: andiamo a ritrovarla, e goderemo qualche buona scena.

Beatrice. Oh, in casa sua non ci vengo.

Eleonora. Perchè?

Beatrice. Mi ricordo dello sgarbo ch’ella mi ha fatto.

Eleonora. Voi ve ne ricordate, ed ella non se ne ricorderà. An-