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392 | ATTO PRIMO |
Colombina. Ma non avete detto, che il vostro cuore l’avete venduto a quella che vi ha dato lo zecchino?
Brighella. Siora sì. (come sopra)
Colombina. Lo zecchino ve l’ho dato io?
Corallina. Ve l’ho dato io.
Brighella. Siore sì. (come sopra)
Colombina. Dunque il vostro cuore è mio.
Corallina. Anzi è mio.
Brighella. Siore sì. (come sopra)
Colombina. Ma spiegatevi: è mio o di Corallina?
Corallina. Dite su: è mio o di Colombina?
Brighella. L’è de tutte do.
Colombina. Come! Io lo voglio tutto.
Corallina. Ha da essere tutto mio.
Brighella. Via, le se quieta. Mi gh’ho tanto de cuor, grando e grosso: ghe n’è per vu; ghe n’è per vu; ghe n’è per altre quattro, se occorre.
Colombina. No, no assolutamente; o tutto mio, o niente.
Corallina. Io pure dico lo stesso: o tutto il vostro cuore, o tenetevi quello che dar mi volete.
Brighella. No so cossa dir. Co no le se contenta de mezzo, el torrò indrio.
Colombina. Datemi il mio zecchino.
Brighella. L’ho speso.
Corallina. Datemi il mio.
Brighella. L’ho adoperà.
Colombina. Dunque come abbiamo da fare?
Corallina. Che risolvete?
Brighella. Deme tempo, e risolverò.
Colombina. Quanto tempo volete?
Brighella. Deme tre o quattro zorni.
Colombina. Oibò, oibò...
Corallina. Signor no, signor no...
Colombina. Vi do tempo fino a domani. (parte)
Corallina. Ed io fino a questa sera. (parte)