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384 | ATTO PRIMO |
Diana. A me? Me lo donate?
Anselmo. Sì, ve lo dono.
Diana. Oh carino! oh bellino! Lo vado a mostrare a mia sorella.
Anselmo. Venite qui, sentite.
Diana. Lo voglio far vedere a Colombina, a Corallina, a Pasquina e anco alla figlia della lavandaia. (parte)
Anselmo. Costei è semplicetta; costei è innocente. Se posso, voglio veder d’averla, prima ch’ella si guasti. In città una semplicità di questa sorte! Non l’avrei mai creduto. (parte)
Fine dell’Atto Primo.