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LA DONNA VOLUBILE 375

Colombina. Ma poi non mi guarderete in faccia.

Brighella. Me maraveio, son un galantomo: son un omo che sa esser grato, e a chi me fa un servizio, procuro de farghene do, se posso.

Colombina. A me basterebbe una cosa sola.

Brighella. Che voi dir?

Colombina. Che mi voleste bene.

Brighella. Mi mo de volerve ben no me contento.

Colombina. No? Perchè?

Brighella. Perchè ve vorria anca sposar.

Colombina. Oh, quanto sarebbe meglio!

Brighella. In quattro parole se fa tutto. Subito che m’ho destrigà de sto mio parente, la discorreremo.

Colombina. Andatevi a spicciare.

Brighella. Co gh’ho el zecchin, vago subito.

Colombina. Lo vado a prendere in questo momento. (Voglio far morire di rabbia quella pettegola di Corallina). (da sè, parte)

Brighella. Oh che bella cossa! Cavarghe un zecchin per una, e burlarle tutte do! Ecco qua Corallina.

SCENA XII.

Corallina e Brighella.

Corallina. Eccomi con lo zecchino.

Brighella. Oh brava! Ve son tanto obbligà. El metteremo in conto de dota.

Corallina. Tenete, e quando mi sposerete, ve ne darò altri tre.

Brighella. Brava, pulito. (Pol esser che ghe li magna senza sposarla). (da sè)

Corallina. Ricordatevi di far presto.

Brighella. No ve dubitè gnente. Me preme anca a mi.

Corallina. Ecco qui Colombina.

Brighella. Ande via, no ve lassè véder.

Corallina. Oh, voglio star qui. Non ho paura di lei.