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LA DONNA VOLUBILE 373

SCENA X.

Corallina e Brighella.

Corallina. E così, Brighella mio, quando concludiamo le nostre nozze?

Brighella. No ve dubitè, faremo presto. Ho dito qualche cosa al padron, e anca lu me agiuterà. Se sposeremo, metteremo su una botteghetta, e lasseremo star de servir.

Corallina. Oh, il cielo lo voglia! Questo servire è pur una cosa cattiva; e poi in questa casa non ci starei per causa della signora Rosaura... È fastidiosa: si cambia da un momento all’altro, e non mi può vedere.

Brighella. Sopporta ancora un poco, e non ve dubitè, che ve sposerò. (Quanto ti è minchiona, se ti lo credi). (da sè)

Corallina. E poi vi è anche quella cara Colombina, che mi perseguita e non mi lascia aver bene.

Brighella. Anderemo via, e no la vederè mai più.

Corallina. Ma quando si conchiuderanno le nostre nozze?

Brighella. Aspetto de aver fatto un poco de capital da averzer bottega, e po subito se destrigheremo.

Corallina. Quanto vi manca?

Brighella. Se gh’avesse tre zecchini, compreria della cordella che me manca, e poderia destrigarme anca doman. Do zecchini li gh’ho, e me ne manca uno.

Corallina. Vi manca un zecchino?

Brighella. Sì ben, con tre zecchini sono a cavallo.

Corallina. Se fosse vero, ve lo darei io.

Brighella. Come! A mi no me credè? Dèmelo e vederè.

Corallina. Ora lo vado a prendere. L’ho avanzato dal mio salario. Caro Brighella, ve lo do. Di voi mi fido, e vi prego a far presto.

Brighella. Andèlo a tor, e in do ore me sbrigo.

Corallina. (Non vedo l’ora di uscire di questa casa. Oh, se potessi essere sposa prima di Colombina, la vorrei far crepar d’invidia). (da sè, parte)