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364 ATTO PRIMO

Corallina. (Oh che miracolo! Ha sempre sprezzate le mie fatture, e oggi le loda). (da sè)

Rosaura. Tu sei una giovane spiritosa.

Corallina. Signora, io non so se abbia fatto bene o male, ma credo di aver fatto bene.

Rosaura. Che cos’hai fatto?

Corallina. È venuta per ritrovarvi la signora Beatrice, ed io le ho detto che siete impedita.

Rosaura. Perchè le hai detto così?

Corallina. Perchè ieri sera ho sentito quanto male avete detto di lei. Ho sentito che eravate con essa fieramente arrabbiata; onde ho giudicato che non la vogliate ricevere.

Rosaura. Hai fatto male; mi dispiace che sia andata via.

Corallina. Non sarà andata via. Si è fermata a discorrere con vostra sorella.

Rosaura. Presto, falla venire da me.

Corallina. Ma ieri sera...

Rosaura. Ieri sera mi sono state dette delle cose di lei, che ho scoperto non esser vere. Io non ho collera e le voglio parlare.

Corallina. Dunque la farò venire. (Oh che cervello volubile!) (da sè, parte)

Rosaura. Quella cara Eleonora me la pagherà. Sa che il signor Lelio ha della stima per me, ed ella procura tirarlo a sè? Che cuor doppio! Ma Lelio non avrà più da me una finezza. Quando amo, voglio esser sola.

SCENA IV.

Beatrice e Rosaura.

Beatrice. Mi dispiace esservi di disturbo.

Rosaura. No, cara amica, anzi mi avete fatto un piacer singolare a favorirmi colla vostra visita.

Beatrice. Mi è stato detto una cosa, ma non la credo. Mi è stato supposto, che ieri sera eravate in collera meco.