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L'AVVENTURIERE ONORATO 241

Guglielmo. Io cammino per la mia strada.

Marchese. Queste strade le passeggerete per poco.

Guglielmo. Perchè, signore?

Marchese. Nella nostra città noi non vogliamo parabolani.

Guglielmo. Perchè mi dà questo grazioso titolo?

Marchese. Perchè, se foste un uomo dotto, avreste seguitato la professione vostra dell’avvocato, ma siccome l’avrete esercitata con impostura, senza alcun fondamento, sarete stato scoperto e cacciato via.

Guglielmo. Ella s’inganna, signore. Qui son venuto per mia elezione. Gli uomini della mia sorte non si discacciano. Ella mi conosce poco, signor Marchese.1

Marchese. Il bravo signor avvocato! Quanti ne avete assassinati nel vostro studio?

Guglielmo. Io non ho assassinato nessuno, signore; anzi più del sapere, mi sono sempre piccato della sincerità. E se ella, quando aveva la sua causa, fosse venuta a farsi assister da me, in luogo di perderla, l’avrebbe vinta.

Marchese. L’avrei guadagnata? Sapete voi qual fosse la mia causa?

Guglielmo. Sì signore, ne sono informato.

Marchese. E dite che voi me l’avreste fatta vincere?

Guglielmo. Lo dico, e m’impegno di sostenerlo. Mi dà ella la permissione che le dica ora, benchè fuor di tempo, la mia opinione?

Marchese. Sì, dite. (Sentiamo che cosa sa dire costui). (da sè)

Guglielmo. Nella di lei causa si trattava di ricuperare un’annua rendita di seimila scudi. La domanda era giusta, e se il di lei difensore non errava nell’ordine, la causa l’avrebbe vinta. Trovasi ne’ libri antichi della di lei casa, che i Marchesi di Tivoli pagavano a quei d’Osimo seimila scudi l’anno, per più livelli fondati sui beni del debitore. Scorsero sessanta o settant’anni, senza che un tal canone si pagasse. Ella ha mosso

  1. Segue nell’ed. Pap.: «March. Sì, vi conosco. So che siete un ignorante, e so che di qui dovrete andarcene quanto prima. Gugl. È vero ch’io sono un ignorante, ma se dalla città si discacciassero tutti quelli che sono ignoranti, anch’ella, padron mio, si ritirerebbe al suo feudo. March. (Temerario), da sè. Gugl. Sappia però che mi sta bene la lingua in bocca, come la spada in mano. March. Il bravo signor avvocato! ecc.».