Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, VI.djvu/21


11

A SUA ECCELLENZA

LA NOBILE DONNA

MARINA SAGREDO PISANI.


C
HE dirà il Mondo di me, Nobilissima Dama, una Commedia mia veggendomi al venerabile Nome Vostro arditamente raccomandare? Ammireranno i più docili la benignità1, onde accogliermi sotto il Patrocinio Vostro non isdegnate; e imputeranno a temerità mia gl’indiscreti un simile avanzamento.2

Ma il Nome grande dell’E.V. basterà ad avvilirli; poichè quantunque imperfette sieno le mie Commedie, quando sofferte sono ed ascoltate da una Dama di tanto sapere e di sì ottimo gusto3, può ciaschedun altro imputare a se medesimo la noja che ne risente.

Iddio ha collocato l’E. V. in un rango luminoso, onde risplender possano le di Lei virtù. La Famiglia Sagredo, dov’Ella e nata, quella de’ Pisani, dov’è collocata, sono delle più antiche, delle più illustri e delle più doviziose della Repubblica.4 Infiniti sono i pregi che adomano l’E. V., nè vaglio io a descriverli, è d’uopo è farlo in una Città che li conosce, li venera, e fa di essi sua gloria; ma siami lecito almeno far parola così di volo d’una virtù, che in voi fra le altre risplende. Questa è la preziosa umiltà5, regolata dalla prudenza, la quale, senza togliere il suo diritto alla Nobiltà, odia il soverchio fasto, e si fa padrona de’ cuori.

  1. L’ed. Paperini (t. VII), dove fu stampata per la prima volta questa lettera di dedica nel 1754, aggiunge: e la clemenza.
  2. Segue nell’ed. Pap.: Vadano pure a declamare ad altissima voce per le botteghe contro di me non solo, ma contro quelli ancora che delle opere mie si compiacciono, maltrattando la Commedia in genere, le mie biasimando in specie. Non verrà ad essi fatto di screditarmi con tutto lo sforzo dell’arte loro oratoria. - Il Nome grande ecc.
  3. Pap. aggiunge: fornita.
  4. Segue nell’ed. Pap.: Rimasta Ella vedova in età verde ancora, diè prove assai manifeste della più rara prudenza, vegliando all’educazione dell’unico suo figliuolo, in cui della Repubblica Serenissima riposano le più giulive speranze. Molto promette in vero il nobilissimo pargoletto, ripieno di quello spirito che ammirasi nell’alta sua (genitrice, e che col tempo lo renderà dì tutte le di Lei virtù imitatore e partecipe. Infiniti sono ecc.
  5. Pap.: umiltà di cuore.