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PAMELA 65

SCENA VIII.

Madama Jevre e detti.

Jevre. Signore.

Bonfil. Sentite. (la tira in disparte) Io parto: da qui a tre giorni ritorno. Vi raccomando Pamela.

Jevre. Non deve andar da suo padre?

Bonfil. No, vi anderà quando torno.

Jevre. Ma ella vuol andare assolutamente.

Bonfil. Giuro, che se voi la lasciate partire, la vostra vita la pagherà.

Jevre. Dunque...

Bonfil. M’avete inteso.

Jevre. Le dirò...

Bonfil. Andate via. (adirato)

Jevre. (Oh che diavolo di uomo!) (parte1)

Artur. Milord, voi siete molto adirato.

Bonfil. Andiamo.

Artur. Siete risoluto di venir ora?

Bonfil. Sì.

Artur. Mi obbligate infinitamente. (Spero più facilmente illuminarlo, lontano dalla causa del suo acciecamento). (da sè, parte)

Bonfil. Jevre. (chiama)

Jevre. Eccomi qui. (sulla porta)

Bonfil. Se Pamela parte, povera voi. (parte)

Jevre. Vivano i pazzi. Pamela, uscite. Uscite, vi dico, che se n’è andato.

SCENA IX.

Pamela sulla porta, e madama Jevre.

Pamela. È partito il padrone?

Jevre. Sì, è partito.

Pamela. Dov’è egli andato, madama Jevre? (s’avanza)

  1. Bett. e Pap. aggiungono: e poi, chiamala, ritorna.