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PAMELA 49

ATTO SECONDO.

SCENA PRIMA.

Milord Bonfil con una chiave in mano, poi Isacco.

Bonfil. La povera Pamela, la povera Jevre sono ancora imprigionate. Andiamo a dar loro la libertà. Ma oh cielo! Che farò di Pamela? Pamela è l’anima mia. Talora faccio forza a me stesso per allontanarmi col pensiero dal suo bel volto, e parmi possibile l’abbandonarla; ma quando poi la rivedo, mi sento gelar il sangue nelle vene; giudico unicamente da lei dipendere la mia vita, e non ho cuor di lasciarla. Ma che mai far dovrò? Sposarla? Pamela, sì, tu lo meriti, ma a troppe cose mi convien pensare. Orsù, aprasi quella porta; escano di timore quelle povere sventurate. (va per aprire)

Isacco. Signore.