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46 | ATTO PRIMO |
SCENA XIX.
Miledi, madama Jevre e detta.
Miledi. Pamela.
Pamela. Signora.
Miledi. Finalmente Milord mio fratello accorda che tu venga a stare con me. Preparati, che or ora ti condurrò meco colla carrozza.
Pamela. (Oimè!) (da sè) Poco vi vuole a prepararmi.
Miledi. Ci verrai volentieri?
Pamela. Ascriverò a mia fortuna l’onor di servirvi.
Miledi. Assicurati, che ti vorrò bene.
Pamela. Sarà effetto della vostra bontà.
Jevre. (Povera Pamela!) (da sè, piange)
Pamela. Madama, che avete voi, che piangete? (a Jevre)
Jevre. Cara Pamela, non posso vedervi da me partire, senza piangere amaramente.
Pamela. Spero che la mia padrona permetterà, che venghiate qualche volta a vedermi.
Jevre. E voi non verrete da me?
Pamela. No, madama, non ci verrò.
Jevre. Ma perchè, cara, perchè?
Pamela. Perchè non voglio abbandonare la mia padrona.
Miledi. Se tu sarai amorosa meco, io sarò amorosa con te.
Pamela. Vi servirò con tutta la mia attenzione.
Miledi. Via dunque. Pamela, andiamo. Madama Jevre ti manderà poscia i tuoi abiti e la tua biancheria.
Pamela. Son rassegnata a obbedirvi. (Oh Dio!) (piange
Miledi. Che hai? Tu piangi?
Pamela. Madama Jevre, vi ringrazio della bontà che avete avuta per me. Il cielo vi rimeriti tutto il bene che mi avete fatto. Vi domando perdono, se qualche dispiacere vi avessi dato. Vogliatemi bene, e pregate il cielo per me.
Jevre. Oh Dio! Mi si spezza il cuore, non posso più.
Miledi. Pamela, più che stai qui, più ti tormenti. Andiamo, che in casa mia avrai motivo di rallegrarti. È venuto mio nipote,