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42 ATTO PRIMO

Bonfil. Perchè temerei anch’io d’acquistare dei pregiudizi.

Ernold. Pregiudizio rimarcabile è l’ostentazione che alcuni fanno di una serietà rigorosa. L’uomo deve essere sociabile, ameno. Il mondo è fatto per chi sa conoscerlo, per chi sa prevalersi de’ suoi onesti piaceri. Che cosa1 volete fare di questa vostra malinconia? Se vi trovate in conversazione, dite dieci parole in un’ora; se andate a passeggiare, per lo più vi compiacete d’essere soli; se fate all’amore, volete essere intesi senza parlare; se andate al teatro, ove si fanno le opere musicali, vi andate per piangere, e vi alletta solo il canto patetico, che dà solletico all’ipocondria. Le commedie inglesi sono critiche, instruttive, ripiene di bei caratteri e di buoni sali, ma non fanno ridere. In Italia almeno si godono allegre2 e spiritose commedie. Oh se vedeste che bella maschera è l’Arlecchino! E un peccato, che3 in Londra non vogliano i nostri Inglesi soffrir la maschera sul teatro. Se si potesse introdune nelle nostre commedie l’Arlecchino, sarebbe la cosa più piacevole di questo mondo. Costui rappresenta un servo goffo ed astuto nel medesimo tempo. Ha una maschera assai ridicola, veste un abito di più colori, e fa smascellar dalle risa. Credetemi, amici, che se lo vedeste, con tutta la vostra serietà sareste sforzati a ridere. Dice delle cose spiritosissime. Sentite alcuni de’ suoi vezzi che ho ritenuti in memoria. Invece di dir padrone, dirà poltrone. In luogo di dir dottore, dirà dolore. Al cappello, dirà campanello. A una lettera, una lettiera.4 Parla sempre di mangiare, fa l’impertinente con tutte le donne. Bastona terribilmente il padrone....

Artur. (Si alza) Milord, amici, a rivederci. (parte)

Ernold. Andate via?5 Ora me ne sovviene una bellissima, per la quale è impossibile trattenere il riso. Arlecchino una sera in una sola commedia, per ingannare un vecchio che chiamasi Pantalone, si è trasformato in un moro6, in una statua movibile,

  1. Bettin. e Paper.: Che diavolo.
  2. Bett.: delle allegre.
  3. Bett.: Peccato che.
  4. Queste piacevolezze si ritrovano nelle commedie dell’ab. Chiari, che si rappresentavano nel teatro di S. Samuele.
  5. ancano queste due parole nell’ed. Bett.
  6. Alludesi alla commedia dell’arie intitolata le Trasformazioni d’Arlecchino, o ad altra che furoreggiava allora a Venezia.