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458 ATTO SECONDO

Pantalone. (Sto sior dottor Onesti vuol che mia fia sia matta). (da sè)

Buonatesta. Signor Malfatti, dica ella la sua opinione.

Merlino. Per me, mi rimetto in tutto e per tutto al savio parere del dottor Onesti.

Buonatesta. Se vi rimettete voi, non mi rimetto io.

Tarquinio. Badi bene, signor dottore, che l’oppression di cuore proverrà da sangue grosso, abbondante, coagulato.

Buonatesta. Favorisca il polso. Ah! (fa cenni che va male) Signor dottor Merlino, sentite questo polso.

Merlino. (Lo tasta) Ah! (dimena il capo)

Buonatesta. Vi par che questo sia polso giusto? (toccando il polso a Rosaura)

Merlino. Non mi pare. (toccando l’altro)

Buonatesta. Vi par che sia polso eguale?

Merlino. Oh, signor no.

Buonatesta. Di polso stiamo male.

Merlino. Malissimo.

Onesti. (Diamine! Che abbia in un momento cambiati i polsi?) Favorisca, signora Rosaura, che lo senta ancor io. (lo tasta) (Va bene, che non può andar meglio). (da sè) Signor dottor Merlino, senta meglio questo polso. Va benissimo.

Merlino. È vero. Ora va benissimo.

Onesti. Può essere più uguale?

Merlino. Ugualissimo.

Onesti. Senta, signor dottor Buonatesta.

Buonatesta. L’ho sentito, e va male. Orsù, permettano, signori miei, che colle metodiche osservazioni possa io formare l’agnostico ed il prognostico di questo male. Dice Ippocrate: Si sufficerit1 medicus ad cognoscendum, sufficiet etiam ad curandum.

Pantalone. Oh bravo!

Buonatesta. Signora mia, che nome avete?

Rosaura. Il mio nome non ha che fare col mio male.

Buonatesta. Interim medicis nominum inquisitio omnino necessaria.

  1. Così tutte le edd.