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434 | ATTO PRIMO |
Buonatesta. Il male di vostra figlia vocatur flatulenta affectio mirachialis.
Pantalone. Oh bravo! Cara ela, la torna a dir.
Buonatesta. Flatulenta affectio mirachialis.
Pantalone. Cossa vuol dir mo sto mirachiale?
Buonatesta. Mirach, idest ahdomen, scilicet mesenterium.
Pantalone. (Oh che omo!) Sior illustrissimo, no la voggio più tediar. Vago da mia fia, e a disisette ore e mezza l’aspetto. (Oh che omo de garbo! Se mia fia no varisse sta volta, no la varisse mai più). (da sè, parte)
SCENA IX.
Agapito e il dottor Buonatesta.
Agapito. Signor dottore, avete veduto il foglietto della China?
Buonatesta. Non l’ho veduto ancora. Avete sentito? Questo buon vecchio ama molto sua figlia.
Agapito. Sì, la figlia del re del Mogol sposerà l’imperator della China.
Buonatesta. Badate a me. Credete voi che possa spendere1?
Agapito.2 Se può spendere? Se il re del Mogol può spendere? Sentite. Si preparano per il bagaglio reale venti elefanti, trecento camelli...
Buonatesta. Ora non è tempo di novità. Avete de’ cordiali? (forte)
Agapito. Oh, signor sì.
Buonatesta. Perle ne avete?
Agapito. Che?
Buonatesta. Avete perle? (forte)
Agapito. Perle? per che farne?
Buonatesta. Da macinare ne’ cordiali. (forte)
Agapito. Signor sì, ho delle perle, ordinatele pure. (Scorza d’ostriche fa lo stesso). (da sè)
Buonatesta. Preparate quattro dramme di sal di tartaro.