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ATTO PRIMO.

SCENA IV1.

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Beatrice. Prima di partire, restituitemi quello che mi avete levato.

Florindo. Come! Le ho io rubato qualche cosa?

Beatrice. Pur troppo.

Florindo. Davvero? Favorisca dirmi che cosa.

Beatrice. Arrossisco in dirlo.

Florindo. Se io sono il ladro, il rossore deve esser mio, e non suo.

Beatrice. Voi mi avete rubato il cuore.

Florindo. Mi consolo che questo furto in me non sarà delitto.

Beatrice. No? per qual ragione?

Florindo. Perchè non si dà delitto, che non sia volontario. Io ho rubato senza volontà di rubare; dunque non ho commesso nessuna colpa, e non sarò soggetto a nessuna pena.

Beatrice. Se voi non avete desiderato il mio cuore, ho desiderato il vostro.

Florindo. Orsù, facciamo una cosa buona per tutti due. Ella si prenda il suo cuore, e mi lasci il mio. Ella resta a Bologna, io vado a Venezia, e sa il cielo se ci vedremo mai più.

Beatrice. Io vi amerò in eterno.

Florindo. Ella mi farà una finezza che io non merito.

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  1. Vedi a p. 313.