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IL VERO AMICO 377

Ottavio. Presto... Subito... Aiuto... Venite con me. (a Florindo) Ma no, non voglio nessuno. Lelio mi ruberà... Maledetto Trappola... Povero il mio scrigno... Povero il mio scrigno... Presto, aiuto1... (nel partire spegne una candela)

SCENA XIX.

Rosaura, Florindo e Colombina.

Rosaura. Andiamogli dietro, vediamo che cosa succede.

Florindo. Vada, l’aspetto qui.

Rosaura. Venite anche voi.

Florindo. Mi dispensi, la prego.

Rosaura. Bell’amore che avete per me! Di due amanti che mi volevano, non so ancora di chi potermi lodare. (parte)

SCENA XX.

Florindo e Colombina.

Colombina. Voglio vedere anch’io...

Florindo. Colombina, com’è quest’affare2? Sì è scoperto lo scrigno?

Colombina. Oh! è un pezzo ch’io sapeva che v’era. Anzi ce ne sono due, uno d’oro e uno d’argento.

Florindo. E la signora Rosaura lo sapeva?

Colombina. Certo che lo sapeva.

Florindo. E fingeva d’esser miserabile?

Colombina. Io so perchè diceva così.

Florindo. Perchè, Colombina? Perchè?

Colombina. Per non essere sposata dal signor Lelio.

Florindo. Può essere che sia così?

Colombina. E così senz’altro. Oh, se vedeste quant’oro!

Florindo. L’avete visto?

Colombina. L’ho veduto certo.

  1. Pap. aggiunge: non posso più.
  2. Pap.: questo negozio?