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per intenderle perfettamente, poichè istruito nelle varie lingue e ne’ costumi varj d’Europa, e d’uno spirito perspicacissimo provveduta, può giudicare con fondamento delle Opere degli stranieri, e delle mie formare1 la giusta critica ed il perfetto giudizio. Ella però è troppo in mio favor prevenuta, poichè sino dal primo tempo delle mie produzioni ha mostrato desiderio d’averle, e mi ha fatto a mia consolazione di tale suo compiacimento sicuro. La propensione di un Cavaliere che anche lontano proteggeva le Opere mie, mi ha invogliato di conoscere il di lui carattere ed i pregi suoi, e si è moltiplicata in me la consolazione, allorchè rilevai essere l’E. V. uno de’ più ragguardevoli Soggetti della Germania, ed uno de’ più felici talenti che onorino cotesto parte felicissima dell’Europa.

Per l’antichità, per gli onori a niuna cede la vostra illustre rinomata Famiglia, Nobile originaria di Praga, ove tuttavia un ramo di essa gloriosamente sussiste, fecondissima di Soggetti cospicui sì nell’Armi, che nelle Lettere e ne’ Governi, e la Repubblica Serenissima di Venezia grata memoria conserva ancora di uno de’ vostri Progenitori, che in suo servigio morì fra l’armi, ed è rimarcabile quell’attestato di gratitudine, che ai di lui Congiunti mostrò il Senato in una Lettera, che fra le preziose cose della vostra Casa con gelosia conservate; e il vostro invittissimo Genitore, di gloriosa memoria,2 Intimo Consigliere di Stato, Maresciallo di Corte nell’Austria inferiore e Gran Capitano del Principato e Contea di Gorizia, ha eroicamente accresciuti i meriti ed i fregj di così illustre Famiglia, ed in Voi trasfuse le più belle Virtù che possano rendere un Cavaliere degno di venerazione e d’amore.

In fatti l’E. V.3 è l’oggetto della più rispettosa ammirazione della Città cospicua di Gratz, ove magnificamente soggiorna. Il vostro Palazzo è l’ospizio4 de’ Personaggi più illustri, de’ Principi più rinomati, de’ Generali più valorosi che di là passano, i quali trovando in Voi, olire la più generosa ospitalità, un’erudita, amena e coltissima conversazione, fanno delizia loro il conoscervi

  1. Pap.: e delle mie può più d’ogni altro formare.
  2. Segue nell’ed. Pap.: il quale oltre gl’infiniti onori della Famiglia, quelli godeva ancora d’Intimo ecc.
  3. Segue nell’ed. Pap.: è l’idolo della Germania, è l’Oggetto ecc.
  4. Pap.: l’ospizio frequentissimo.