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264 | ATTO SECONDO |
Florindo. (Rosaura mi aspetta, sono ansioso di sapere che cosa ha da dirmi). (da sè)
Lelio. Via, vi fate pregare? Oggi vincerete senz’altro: rogatus lude.
Tiburzio. Ma io non prego altro. Schiavo, signori.
Florindo. Fermatevi.
Tiburzio. Andiamo, o non andiamo?
Florindo. Via, per due tagli andiamo. (Rosaura mi aspetterà), (da sè)
Lelio. Oggi facciamo del resto. (parte)
Tiburzio. Colle carte in mano non ho paura. (parte)
Florindo. Rosaura è una buona ragazza; aspetterà. (parte)
Fine dell’Atto Secondo.