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IL GIUOCATORE 237


ATTO SECONDO.

SCENA PRIMA.

Strada con casa di Pantalone.

Florindo e Brighella.

Florindo. Caro Brighella, non mi abbandonate. Ho bisogno di voi.

Brighella. La gh’ha bisogno de mi? La comandi. (sostenuto)

Florindo. Che c’è? Siete in collera?

Brighella. Mi ghe son servitor. Cossa me comandela? (come sopra)

Florindo. Ma non volete compatire un povero galantuomo, che in un’ora perde quattrocento zecchini?

Brighella. Se lo compatisso? E come!

Florindo. Nel vostro casino avrete pur vedute delle stravaganze dai giuocatori.

Brighella. Oh, se ghe n’ho visto!