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IL CAVALIERE DI BUON GUSTO 139

Ottavio. Ne ho tre o quattro, e non so chi scegliere.

Beatrice. Prendetele tutte.

Ottavio. Se potessi, perchè no?

Beatrice. Volete che ve la dica: vi crescono gli anni, e vi scema il giudizio.

Ottavio. Avanti che vada il resto, vo’ prender moglie.

Beatrice. E mio figlio?

Ottavio. La prenda anch’egli.

Beatrice. Due matrimoni in una volta?

Ottavio. Io non entro nella sua camera, nè egli nella mia.

Beatrice. Due spose in una casa?

Ottavio. Vi sono dei letti anche per otto.

Beatrice. Mi sento rodere dalla rabbia.

Ottavio. Poverina, vi compatisco. Vorreste un pezzo di marito anche voi?

Beatrice. Meritereste ch’io lo facessi.

Ottavio. Capperi! sarebbe un gran castigo.

Beatrice. Porterei la mia dote fuori di casa.

Ottavio. Mi confido che vi andereste anche voi.

Beatrice. Mi dispiacerebbe per il mio figliuolo.

Ottavio. Oh, grand’amore è quello dei genitori verso i figliuoli! Non vedo l’ora anch’io di vedermi d’intorno tre o quattro bambini, che mi consolino.

Beatrice. Voi lo fate per farmi arrabbiare.

Ottavio. Voi vi arrabbierete, ed io mi goderò la bella sposina.

Beatrice. Ancora nol posso credere.

Ottavio. Signora cognata, osservate questo bell’anello.

Beatrice. Questo è un anello da sposa.

Ottavio. E de’ belli!

Beatrice. L’avete comprato per vostro nipote?

Ottavio. L’ho comprato per la mia sposa.

Beatrice. Mi vien un caldo, che non posso più.

Ottavio. (Far arrabbiar le donne è la più bella cosa del mondo!) (da sè)