Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
IL CAVALIERE DI BUON GUSTO | 133 |
Ottavio. Buon galantuomo! Non sa più di così. Crede che la sua visita abbia a occuparmi una mezza giornata. Cameriere.
Cameriere. Signore. Ottavio1. Il segretario ed il maestro di casa. (al cameriere)
Cameriere. Sono in anticamera.
Ottavio. Che vengano, e voi non partite. (il cameriere li fa entrare)
SCENA IX2.
Il Segretario, Brighella s’inchinano, e detti.
Ottavio. Segretario, rispondete a queste tre lettere. Alla prima termini generali: che mi farò gloria nelle occasioni di servire il raccomandato. Alla seconda con brio: che nel servire la virtuosa raccomandatami, non avrò merito alcuno, mentre il piacer di trattarla ricompenserà moltissimo le mie attenzioni. Alla terza, grave: che mi dispiace esser prevenuto, e non soglio favorire che la giustizia. Brighella, andrete a pagare3 due casse di vino che ho ricevuto. Rivredrete il conto4 del sarto. Per oggi, se vien mio nipote, duplicate la tavola. Tenete, questi sono trenta zecchini. Cameriere, andate dalla marchesina Rosaura, a vedere come ha riposato la scorsa notte. Fate la stessa ambasciata a donna Eleonora, sua zia. Segretario, leggete questo memoriale, e fate le due lettere di raccomandazione per l’oratore, a tenor dell’istanza. Avvertite che il pranzo sia magnifico. (a Brighella) Che l’ambasciata sia fatta a dovere, prima colla Marchesina, e poi a donna Eleonora. Accompagnatemi da mia cognata. (al cameriere, e parte)
Brighella. (Gran testa!) (parte)
Cameriere. (Gran mente!) (parte)
Segretario. (Gran cavaliere di buon gusto!5 (parte)