Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, V.djvu/140

128 ATTO PRIMO

Bibliotecario. Fo un libro intitolato il Pasticcio. Da tutti i libri della libreria prendo qualche cosa, e formo un’opera che potrà dirsi universale.

Ottavio. Caro bibliotecario, non fate questa fatica. Di tali opere il mondo è pieno. Di questi pasticci ve n’è abbondanza.

Bibliotecario. Lo fo per impiegare con profitto le ore dell’ozio.

Ottavio. Impiegatele a leggere. Non vi fermate a imparare a memoria i frontespizi de’ libri, gl’indici e le sentenze, per comparire fra gl’ignoranti un uomo di erudizione: studiate fondatamente, e con metodo, se volete essere un uomo dotto.

Bibliotecario. In oggi vi sono tanti bei dizionari, che facilmente un uomo si può erudire.

Ottavio. In oggi non si studia più un’arte con fondamento. Si ricorre al dizionario, si apprende la cosa superfizialmente, si fa un embrione nella fantasia, non si digerisce bene veruna cosa, e gli uomini stessi diventano indici e dizionari.

Bibliotecario. Dunque i dizionari non sono utili ed apprezzabili?

Ottavio. Sì, lo sono per gli uomini che già sanno, non per quelli che hanno da apprendere, e lo fanno coi repertori.1

Bibliotecario. Se non mi comanda altro, torno in libreria.

Ottavio. Signor Indice, la riverisco.

Bibliotecario. Vado a divertirmi col mio Pasticcio. (parte)

Ottavio. Sarà un Pasticcio di pasta a vento, fatto sul gusto della sua testa.2

Cameriere3. Illustrissimo, il signor Pantalone de’ Bisognosi.

Ottavio. Venga, e fino ch’egli sta meco, non ricevo ambasciate.

Cameriere. La signora Contessa ha mandato a vedere se V. S. illustrissima è impedita.

Ottavio. Dite alla Contessa mia cognata, che or ora sarò di sopra a prendere la cioccolata con lei. (cameriere parte) Mia cognata

  1. Nelle edd. Bett. e Pap. segue: Tutto non si può sapere da un uomo solo. Il mondo è grande, e il Dizionario Geografico è il più utile e necessario.
  2. Segue nelle edd. Bett. e Pap.: Lo tengo in libreria perchè custodisca i miei libri, non già perchè mi voglia valere del suo talento. In oggi chi sa qualche cosa non vuol soggezione, e questa e la ragione per cui si vedono degli uomini dotti mendicar il pane. Il sapere solletica la vanità.
  3. Comincia in Bett. la sc. VI.