Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
IL POETA FANATICO | 561 |
Brighella. Anca mi, se el padron se contenta, ghe reciterò una piccola composizion.
Ottavio. Sì, fa sentire qualche cosa del tuo.
Brighella. I compatirà.
Corallina. Ammireremo.
Tonino. Sentiremo il vostro spirito.
Brighella. I compatirà. Dirò un’ottava armigera sul stil dell’Ariosto.
Tonino. Un’ottava armigera? Bravo.
Brighella. I compatirà.
E mentre il cavalier salisce in sella,
Vede il nemico che l’affronta a fronte,
Ed egli mette mano alla rotella,
E fiero il guarda, come Rodomonte.
Il nemico si ferma, e a lui favella
Con queste che dirò parole pronte:
Scendi di scella, o cavalier errante,
Ch’io ti voglio tagliare la corazza e il turbante.
Tonino. Bravissimo. (Tre piè de più). (da sè)
Corallina. Evviva.
Brighella. I compatirà.
Ottavio. Oh via, signori miei, favoriscano dirmi per quale avventura si trovano nella nostra città.
Tonino. Spero che se la saverà le nostre peripezie, la se moverà a compassion de nu.
Ottavio. Peripezie, mi piace; ma è prosaico.
Corallina. Siamo due poveri sventurati.
Ottavio. Ma non si potrebbe sentire qualche cosa poetica del signor Tonino e della signora Corallina?
Tonino. Se faremo cussì, ela no saverà l’esser mio, e mi no poderò sperar gnente da ela.
Ottavio. Ditemi, in grazia. Non sapete improvvisare?
Tonino. Qualche volta improvviso.
Ottavio. Ebbene, fate così. Narratemi la vostra istoria improvvisando in versi.