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560 | ATTO PRIMO |
Tonino. Lo sentirò volentiera. (Ma col stomego vodo, gh’averò poco gusto). (da se)
Ottavio. Compatirete.
Corallina. Anzi ammireremo. Ma favorisca, sediamo.
Ottavio. Come volete. (siedono) Notate la difficoltà delle rime, la novità del pensiere, la forza e la condotta.
Tonino. Tutte cosse maravegiose.
Ottavio. Compatirete. Sopra i fulmini.
SONETTO.
De’ terribili tuoni al fiero strepito
L’orrida cupa valle omai rimbomba;
Ogni avello si spezza ed ogni tomba,
E precipita il monte alto decrepito.
Orsi, lupi, leoni han dato un crepito,
Qual scordata, stridente, arida tromba.
Sembra la terra omai qual catacomba;
Io tremo, e fuggo, e mi nascondo, e strepito.
Precipita dal ciel fuoco a bizzeffe,
S’ode di zolfo e di bitume il tuffo,
E alle quercie si dan tagli e sberleffe.
Sentami pel terrore alzare il ciuffo.
Chi avvien che i bronzi e i ferrei tuoni sbeffe,
Tremi del gran Tonante al fier rabbuffo.
Corallina. Bravo.
Tonino. Bravissimo.
Ottavio. Compatirete.
Corallina. Oh che rime difficili!
Tonino. Ghe xe parole che le par cannonae.
Ottavio. Compatirete.
Tonino. Se la comanda, ghe dirò brevemente la catastrofe dei mi accidenti.
Ottavio. Catastrofe! Bella parola da mettere in un verso eroico. Sì, la sentirò volentieri.