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40 ATTO SECONDO

Anselmo. Commedie de carattere.

Lelio. Oh, delle commedie di carattere ne ho quante ne voglio.

Anselmo. Perchè donca no ghe n’hala proposto qualcheduna al nostro capo?

Lelio. Perchè non credeva che gli Italiani avessero il gusto delle commedie di carattere.

Anselmo. Anzi l’Italia adesso corre drioa unicamente a sta sorte de commedie; e ghe dirò de più, che in poco tempo ha tanto profittà el bon gusto nell’animo delle persone, che adesso anca la zenteb bassa decide francamente sui caratteri e sui difetti delle commedie.

Lelio. Questa è una cosa assai prodigiosa.

Anselmo. Ma ghe dirò anca el perchè. La commedia l’è stada inventada per corregger i vizi e metter in ridicolo i cattivi costumi; e quando le commedie dai antighi se faceva così, tutto el popolo decideva, perchè vedendo la copia d’un carattere in scena, ognun trovava o in se stesso, o in qualchedun altro, l’original. Quando le commedie son deventade meramente ridicole, nissun ghe abbadava più, perchè col pretesto de far rider, se ammetteva i più alti, i più sonori spropositi. Adesso che se torna a pescar le commedie nel mare magnum della natura, i omeni se sente a bisegarc in tel cor, e investindose della passion o del carattere che se rappresenta, i sa discerner se la passion sia ben sostegnuda, se el carattere sia ben condotto e osservà.

Lelio. Voi parlate in una maniera, che parete più poeta che commediante.

Anselmo. Ghe dirò, patron. Colla maschera son Brighella, senza maschera son un omo che, se non è poeta per l’invenzion, ha però quel discernimento che basta per intender el so mestier. Un comico ignorante no pol riuscir in nissun carattere.

Lelio. (Ho gran timore che questi comici ne sappiano più di me). (da sè) Caro amico, fatemi il piacere di dire al vostro capo di compagnia, che ho delle commedie di carattere.

  1. Dietro.
  2. Gente.
  3. Bisegar, solleticare, ricercare, movere.