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444 | ATTO PRIMO |
Isabella. E come! So.... Ma senti, non lo dir a nessuno.
Colombina. No, no, non parlerò.
Isabella. So che i matrimoni si fanno anche tra uomo e donna.
Colombina. Anche?
Isabella. Ma io con un uomo mi vergognerei.
Colombina. E pure vi è il signor conte Ercole, ch’è innamorato morto di voi.
Isabella. Di me?
Colombina. Sì, di voi.
Isabella. Poverino!
Colombina. Vi piace?
Isabella. È tanto carino.
Colombina. Lo prendereste per marito.
Isabella. Un uomo? Ho paura di no.
Colombina. Povera semplice che siete!
Isabella. Io semplice? Semplice è stata mia madre.
Colombina. Per che causa?
Isabella. Perchè ha preso un uomo e ho sentito dir tante volte, che per causa sua è quasi morta.
Colombina. Chi ve l’ha detto?
Isabella. La balia.
Colombina. Ecco la vostra signora madre.
Isabella. Zitto, non ci facciamo sentir parlare di queste cose.
SCENA V1
Donna Luigia e dette.
Luigia. Che si fa qui?
Isabella. Guardi, signora madre, come sto bene con questa scuffia.
Luigia. Chi ve l’ha fatta?
Isabella. Colombina.
Colombina. Sì, signora, io l’ho fatta; non istà bene?
Luigia. Per lei è troppo grande. Lascia vedere, me la voglio provare io.
- ↑ Sc. IV nell’ed. Bett.