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212 ATTO PRIMO

Trappola. È veramente una cosa che fa crepar di ridere, veder anche i facchini venir a bevere il loro caffè.

Ridolfo. Tutti cercan di fare quello che fanno gli altri. Una volta correva l’acquavite, adesso è in voga il caffè.

Trappola. E quella signora, dove porto il caffè tutte le mattine, quasi sempre mi prega che io le compri quattro soldi di legna, e pur vuol bever1 il suo caffè.

Ridolfo. La gola è un vizio che non finisce mai, ed è quel vizio che cresce sempre, quanto più l’uomo invecchia.

Trappola. Non si vede venir nessuno a bottega, si poteva dormire un’altra oretta.

Ridolfo. Or ora verrà della gente; non è poi tanto di buon’ora. Non vedete? Il barbiere ha aperto, è in bottega lavorando2 parrucche. Guarda, anche il botteghino del giuoco è aperto.

Trappola. Oh! in quanto poi a questa biscazza, è aperta che è un pezzo. Hanno fatto nottata.

Ridolfo. Buono. A messer Pandolfo avrà fruttato bene.

Trappola. A quel cane frutta sempre bene; guadagna nelle carte, guadagna negli scrocchi, guadagna a far di balla3 coi barattieri4. I denari di chi va là dentro, sono tutti suoi.

Ridolfo. Non v’innamoraste mai di questo guadagno, perchè la farina del diavolo va tutta in crusca.

Trappola. Quel povero signor Eugenio! Lo ha precipitato.

Ridolfo. Guardate anche quegli, che poco giudizio! Ha moglie, una giovine di garbo e di proposito, e corre dietro a tutte le donne, e poi di più giuoca da disperato.

Trappola. Piccole galanterie della gioventù moderna.

Ridolfo. Giuoca con quel conte Leandro, e li ha persi sicuri.

Trappola. Oh, quel signor Conte è un bel fior di virtù.

Ridolfo. Oh via, andate a tostare il caffè, per farne una caffettiera di fresco.

  1. Bett.: e la vuol bevere.
  2. Bett. e Paper.: è aperto e in bottega lavorano di.
  3. Far di balla è un gergo lombardo, che significa intendersi fra gente accorta, partecipare dell’utile ecc. [nota originale]
  4. Bett.: baratori.