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mente commedie e non scene insieme accozzate senz’ordine e senza regola, e io, che fin ad ora sembrerà forse a taluno che voglia far da maestro, non mi vergognerò mai di apprendere da chicchessia, quando abbia capacità d’insegnare1.



  1. Segue nell’ed. Paperini cit.: Questa commedia fu fatta da me rappresentare nell’anno 1750 la prima sera delle recite dell’Autunno, come apertura di teatro. Eranvi in essa innestati quei complimenti che sogliono fare i Comici agli uditori la prima sera, le quali cose furono poscia da me levate, come parti disutili nella stessa commedia. - Per adattarmi anche al costume, e metter in grazia la compagnia e le maschere principalmente, le ho introdotte dapprima cogli abiti loro di casa e coi loro volti, poscia vestiti e mascherati da scena. Questa però mi parve in appresso una burattinata, ed ora, nella ristampa ch’io fo di questa commedia, ho anche assegnato a ciaschedun personaggio un nome proprio, riserbando chiamarlo col nome comico, allorachè nella prova supposta della commedia rappresenta il tal personaggio. Questa è una correzione di più, cadutami in mente ora, e sarà un difetto di più nella edizione imperfetta del Bettinelli.